08 dicembre 2009
CI SIAMO ANCHE NOI NELLA LISTA TOP-SECRET
23 ottobre 2009
STORIE DI SCORIE..a Terracina e Latina

Ulderico pesce è un'attore di teatro di denuncia.
Avevamo già parlato di lui in un post precedente. Ed ora arriverà a Terracina e a Borgo Sabotino con lo spettacolo "Storie di Scorie". Un viaggio attraverso l'Italia delle centrali nucleari, raccontato con voce semplice ed accessibile.
Sabato 24 Ottobre - Terracina (Pallone tensiostatico - adiacente palazzetto dello sport. Via delle Arene)
ore 20.45 spettacolo "Storie di Scorie"
Domenica 25 Ottobre - Borgo Sabotino, davanti la (ex) centrale nucleare.
Ore 10.00 estratto dello spettacolo "Storie di Scorie"
Il pericolo di un riavvio delle centrali nucleari in Italia è molto concreto. E' il maggio del 2009 che il Parlamento approvao la norma che investe il governo di pieni poteri per la scelta dei siti nucleari. Siti decisi dall'alto e coperti dal segreto di Stato.
L'energia atomica non è quell' energia alternativa e pulita che si vuole far credere. Non esiste ancora un processo di smaltimento delle scorie nucleari, i rifiuti della centrale atomica.
Per il momento vengono conservati in fusti protetti dentro capannoni enormi. Bene che vada. Se va male dentro navi affondate o portati in paesi del sud del mondo.
Ulderico è un attore che denuncia, che verifica e poi viene a dire. A riferire a noi.
http://www.uldericopesce.com/
10 settembre 2009
Il teatro che non vogliono più...

29 luglio 2009
PONTINIA E' FONDATA

27 giugno 2009
Pasti e Rimpasti. Il centro Commerciale s'addafare!!!!
23 giugno 2009
L'eliminazione di ogni animale!!!

Oggetto: Randagismo
Egregio Sindaco,
nell'ultimo consiglio comunale in cui si è discusso degli alti costi che il
Comune di Pontinia deve affrontare per il mantenimento dei cani randagi accuditi
presso i canili convenzionati, la S.V. si è lasciata andare ad una riflessione
puramente demagogica: "Con 120mila € sapete quanti affitti potremmo pagare per
chi è in difficoltà?".
Ebbene, Sindaco, la legge non obbliga i comuni a stipulare convenzioni con
canili privati, i cui costi sono elevati per vari motivi, ma a costruire i
canili gestendoli in proprio o dandoli in gestione alle associazioni di
volontariato senza fini di lucro.
Ma il fatto rilevante, e gravissimo, è stato il comportamento del
Vice-Sindaco, Luigi Subiaco, il quale, farneticando, ha sciorinato una serie di
frasi, che certamente avranno un seguito : "Qui bisogna ribellarsi. Chi ha fatto
questa legge è un delinquente sociale. Se il cane è randagio andrebbe eliminato, come avviene per tutti gli animali".
Il delinquente sociale, secondo il Vice-sindaco, sarebbe il Parlamento, che
il 14 Agosto 1991 ha approvato la Legge quadro in materia di animali e di
affezione e prevenzione del randagismo (n.281); recepita poi dalle Regioni.
Ebbene, sindaco, il sottoscritto, in attesa di sapere quali iniziative prendere
in merito, chiede che sia immediatamente revocato il mandato di vice-sindaco, al
signor Luigi Subiaco, per le gravi ed offensive frasi pronunciate nei confronti
dei legislatori, dimostrando nel contempo un palese disprezzo per gli
animali.Agostino Ruongo
06 giugno 2009
A tutela del paesaggio...?
VOLTERRA - Il comune che vieta l’energia pulita
04 giugno 2009
Ambiente, consumismo e stili di vita alternativi

28 maggio 2009
Si può fare!!!!
16 maggio 2009
Denuncia di Teatro
14 maggio 2009
AL VIA LE CENTRALI NUCLEARI!!!!
12 maggio 2009
Pretendiamo Energia Pulita!!!!!!
Gli impianti sono costituiti da “MODIFICATORI MOLECOLARI” (da non confondere con i vecchi e inquinanti “Dissociatori Molecolari”) e possono trattare qualsiasi quantità di rifiuti sia prima che dopo la differenziazione, ma soprattutto sono costruiti gratuitamente e messi a disposizione di Enti Pubblici e Governi da Fin. Project Group che, dal Gennaio 2009, con una particolare formula li finanzia completamente e li gestisce in Project financing, lasciandoli successivamente di completa proprietà dell’Ente Pubblico richiedente.
19 aprile 2009
IL BLUFF DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA
16 aprile 2009
SI AL NUCLEARE. Per forza.


Territori imbavagliati
di RAFFAELE LUPOLI
da http://www.lanuovaecologia.it/
Il governo stabilisce i criteri e le imprese costruttrici individuano i territori dove localizzare gli impianti. Una strategia già sperimentata quindici anni fa in Campania per localizzare gli inceneritori. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ma non importa: sui siti per la costruzione di centrali nucleari "decide chi fa impresa energetica". Nel corso della trasmissione tv Porta a Porta il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ha sottolineato che il disegno di legge per il ritorno al nucleare prevederà "procedure e criteri di carattere morfologico, geografico, impiantistico, di gestione".
A decidere poi dove costruire le centrali saranno le imprese, che dovranno individuare "il luogo dove sia possibile rispettare" questi criteri. Insomma, la politica non si prende la responsabilità della scelta: va bene il nucleare ma non bisogna perdere voti. E infatti si prevede anche un "contentino" di natura economica. Si cercherà il consenso a livello locale con gli incentivi, ha sottolineato Scajola. Spiegando che anche la popolazione potrà trarre vantaggi dal reattore dietro casa, in termini di sconti "nella bolletta" dell'energia elettrica.
E se neanche lo sconto fosse sufficiente a convincere gli abitanti di una provincia a non opporre resistenze? "Se proprio non si dovesse ottenere il consenso," dice il ministro, "verranno comunque prese decisioni a livello centrale." Alla faccia della partecipazione!
Scajola ha già pronto il piano B: "Potrebbe essere necessario utilizzare gli strumenti previsti dall'articolo 120 della Costituzione per il bene del paese" surrogando le competenze degli enti locali.
Il comma 2 dell'articolo in questione riguarda la sussidiarietà e la leale collaborazione. Vale la pena di dargli una letta: "Il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l’incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell’unità giuridica o dell’unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali".
Il governo "federalista", dunque, da una parte sceglie pilatescamente di non scegliere i luoghi che ospiteranno le centrali, dall'altra minaccia l'esercizio dei poteri sostitutivi, espressione di un modello accentrato di governo che mal si concilia con i principi costituzionale di decentramento e autonomia dei territori. Nel caso del ritorno al nucleare toccherà agli addetti ai lavori stabilire se l'eventuale esercizio dei poteri sostitutivi sarà giustificabile con il "pericolo grave per l’incolumità e la sicurezza pubblica" o con "la tutela dell’unità giuridica o dell’unità economica". Una cosa però è certa: i territori che non si comprano si imbavagliano.
01 aprile 2009
Se è un pretesto...PAGHI!!!
E' un metodo per responsabilizzare questi ecologisti pretenziosi, dicono i promotori. Ma in questo modo in caso di “malafede” o di insuccesso giudiziario, le associazioni ricorrenti saranno condannate a pagare le spese processuali e a risarcire i danni. E nei danni è compreso anche il ritardo dei cantieri o la mancata realizzazione dell’opera.
L. 8 Luglio 1986, n°349 La proposta di legge.
31 marzo 2009
VIA per il Centro Commerciale..
Tutti conosciamo il dibattito intorno al mega progetto di "riqualificazione" del mostro Miralanza in un mega centro commerciale, e tutti abbiamo un'opinione.
Ognuno la pensa come vuole e si può affermare anche che sarà un volano per l'economia del paese, che un terzo della struttura sarà appositamente dedicato ai prodotti del territorio: un mercato dei prodotti locali si dice di fare.
E si dice che verranno creati nuovi posti di lavoro, e si racconta che quella brutta torre che campeggia nel mezzo di quel che è rimasto della fabbrica, diventerà un ascensore panoramico, di vetro!!!! Si potrà vedere Pontinia??
Che progetto, che riqualificazione! Che storia! Che disastro !!!!!!!
La Miralanza è una fabbrica di detersivi ormai inattiva dalla fine degli anni '80. Forse più di un terzo di chi abita a Pontinia ci ha lavorato da ragazzo e da adulto. Tutti ricordano com'era lavorare lì. Ora quando ci passiamo davanti lo spettacolo è veramente desolante. E allora ecco che arrivano le proposte: facciamo un centro commrciale di 240.000 metri cubi!!.....
...Perchè?

E che dire della qualifica di Distretto agro-alimentare di qualità che dovrebbe essere conferito ai prodotti provenienti dai terreni circostanti il megaprogetto? Un traffico intenso di polveri e micro-polveri andranno a depositarsi sui prodotti e nel cibo degli animali. Addio marchio di qualità!
Ma non solo, la necessità di costruire strade con tutte le misure di sicurezza richieste comporterebbe una radicale trasformazione dei fossi e dei canali di bonifica, e di pre-bonifica. L'Appia non è certo la strada più sicura del mondo e modificarla è oggettivamente impossibile, con il canale da un lato e un vincolo normativo per l'allargamento dall'altro.
Lo sanno inoltre gli ideatori della grande idea che la zona di cui stiamo parlando è tutelata per legge perchè definita "bene paesaggistico" e "area tipizzata", come recita il P.T.P.R., per le caratteristiche uniche delle opere di bonifica e degli appoderamenti sparsi sul territorio?
Per tutte queste questioni ci appare opportuno richiedere almeno una Valutazione di Impatto Ambientale prima di passare alla definitiva consacrazione di un progetto dalle dimensioni eccessive per un paese come Pontinia e per le caratteristiche del territorio sul quale dovrebbe sorgere.
Rete dei cittadini di Pontinia.
Richiesta di VIA per il progetto del Centro commerciale a Pontinia
Piero Marrazzo
All’Assessore all’Urbanistica
Esterino Montino
All’ Assessore all’Agricoltura
Daniela Valentini
All’Assessore all’Ambiente
Filiberto Zaratti
e p. C.
Al Prefetto di Latina
Bruno Frattasi
Al Presidente della Provincia di Latina
Armando Cusani
All’Assessore ai Lavori Pubblici
Salvatore De Monaco
All’ Assessore all’Urbanistica
Franco Taddeo
All’Assessore all’Ambiente e qualità della vita
Roberto Migliori
All’Assessore all’Agricoltura
Enrico Tiero
All’ Assessore ai Beni Archeologici, Storici e Monumentali
Fabio Bianchi
Al Sindaco del Comune di Pontinia
Eligio Tombolillo
agli Assessori e Consiglieri di maggioranza ed opposizione
Alla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio
Provincia di Latina
All’ARPA – Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale del LazioSezione Provinciale di Latina
Alla ASL di Latina
Al Presidente del Consorzio di Bonifica delle Paludi Pontine
Carlo Crocetti
All’ ANAS Roma - Latina
Oggetto: Richiesta d’attivazione della procedura di compatibilità ed impatto ambientale in base al D. LGS. 4/2008 come integrazione al D. LGS. 152/06 (VIA e VAS) in riferimento a: “recupero e riconversione del complesso industriale dismesso ex Miralanza in centro commerciale (grande distribuzione) di proprietà della Reckitt Benckiser Italia SpA con soggetto promotore Nuova Edilizia srl, in località Mesa via ss 7 Appia al Km 86.150 nel comune di Pontinia (LT). Atti amministrativi: Delibera di Giunta n.194 del 20/12/2007 e Delibera Consigliare n.64 del 5/12/2008.
In base alle disposizioni e principi generali dei sopra citati Decreti Legislativi:
• la protezione della salute umana
• il miglioramento della qualità della vita mediante migliori condizioni ambientali
• la conservazione della biodiversità
• la conservazione della capacità riproduttiva degli ecosistemi
• la tutela dell’ambiente
la valutazione di impatto ambientale descrive e valuta gli effetti del progetto sull'uomo, sulla fauna, sulla flora, sul suolo, sull'acqua, sull'aria, sul clima, sul paesaggio, sui beni materiali e sul patrimonio culturale nonché le interrelazioni tra tutti gli elementi e soggetti tutelati.
In virtù di questi principi la Rete dei Cittadini di Pontinia sensibile ed attiva sul territorio alle problematiche sociali, culturali ed ambientali chiede l’attivazione della procedura in oggetto per i motivi così esposti:
1- L’area oggetto di recupero e riconversione è un sito industriale dismesso utilizzato tra gli anni 60 ed 80 per la produzione chimica di detersivi, i luoghi in disuso ed abbandono necessitano di bonifica e riqualificazione ambientale come descritto dalla Direttiva 2004/35/CE, D.lgs.152/06 ed in funzione del cambiamento di destinazione d’uso dell’area da industriale a commerciale, sostituendo i degradati ed obsoleti impianti esistenti con la realizzazione di una nuova megastruttura per la grande distribuzione, consistente in 30.000 mq di superficie immobiliare per una volumetria di 240.000 metricubi circa su un’area di 10 ettari.
2- Il sito è ubicato in zona agricola come specificato dal P.R.G. comunale, distante 7,5 Km da Pontinia centro urbanizzato più vicino, nel mezzo di decine di migliaia d’ettari di territorio a totale vocazione agricola e zootecnica, ove la Regione Lazio ha individuato ed istituito il distretto agro-alimentare per i prodotti dell’orto-frutta di qualità, L.R. 23/01/2006 n°1, in 14 comuni della provincia di LT, legiferando in materia di politiche economiche funzionali allo sviluppo e tutela di un bene primario come l’agricoltura ed annessa zootecnia; inoltre vanno considerati i riferimenti connessi a tale indirizzo politico emanati dalla Comunità Europea al Reg. 2092/91 CEE convertito in legge con D.M.220/95, CE 1804/99 e D.M. n.91436 del 4/8/2000 e succ. mod. tale indirizzo volto alla soluzione delle crisi del settore verrebbe inficiato dall’incremento insostenibile e dannoso di traffico automobilistico concentrato in zona che immetterebbe nell’atmosfera un eccessiva quantità di gas di scarico composto in parte da micropolveri nocive all’organismo umano, sostanze inquinanti che ricadrebbero sulle colture agricole ed allevamenti limitrofi alle strade interconnesse al funzionamento del centro commerciale; nelle direttive europee e normative nazionali sopra citate tra i molteplici aspetti e principi fondamentali si specifica: nel prodotto coltivato e commercializzato il residuo di sostanze chimiche di sintesi deve essere zero; condizione sine qua non per ottenere prodotti alimentari biologici con certificazione e marchi di qualità, per i quali categorie ed associazioni di settore coadiuvate da enti ed amministrazioni locali tentano d’ottenere presso sedi specifiche ed istituzionali.
3- Inoltre, il complesso immobiliare necessita di nuove opere ed adeguamenti all’urbanizzazione primaria (da realizzare in zona agricola) per la viabilità circostante il sito, come la SS 7 Appia le vie intersecanti denominate Migliare di competenza provinciale e comunale, strade sottodimensionate, prive di svincoli, rotatorie, piazzole di sosta soprattutto corsie d’emergenza, opere necessarie ad accogliere e far scorrere in sicurezza la concentrazione di migliaia di autoveicoli in ingresso ed uscita dal centro commerciale, in aggiunta a quello esistente ed estivo turistico-balneare proveniente dalle province di Frosinone e Roma con direzione Terracina e Sabaudia sommandosi al traffico prettamente locale di mezzi agricoli e speciali necessari alla conduzione delle aziende agricole e zootecniche tipiche dell’Agro Pontino.
4- Gli adeguamenti infrastrutturali alla megastruttura causerebbero un radicale cambiamento del tessuto paesaggistico ed ambientale in netto contrasto col D.Lgs.42/2004 e normative del P.T.P.R. L.R.37/83 e L.R.24/98 in merito alla tutela, valorizzazione ed imposizioni di vincoli sui “beni paesaggistici” per le “aree tipicizzate” in considerazione delle caratteristiche tipologiche degli appoderamenti in Agro Pontino, in particolare le “tenute di Mesa” dislocate nell’area circostante le opere in oggetto; inoltre non si comprende come si possano realizzare opere accessorie come descritto al punto 3 ai fini della sicurezza stradale per la SS 7 Appia con vincolo archeologico e fascia di rispetto di 150 metri per lato compreso un limite naturale determinato dal canale “Linea Pio VI” sottoposto a tutela “corso d’acqua pubblico” art.7 L.R.24/98 che scorre parallelo ed in aderenza da nord a sud per decine di chilometri; dette opere soggette anche alla normativa del P.A.I. ai sensi della L.183/89, L.R.53/98 e L.R.39/96 potrebbero consistere nella necessità di deviare fossi e canali o tombinarli per alcune centinaia di metri o chilometri per adeguare e porre in sicurezza la viabilità secondo il Codice della Strada, ad esempio fossi adiacenti alla viabilità da non confondere con le cunette stradali ma canalizzazioni consortili denominati “fosse migliare” realizzate con i lavori di bonifica delle paludi Pontine effettuati nel 1770 dallo Stato Pontificio, che nella logica del P.T.P.R. dovrebbero essere tutelate nel capitolo “Beni paesaggistici” “aree tipizzate” “canali delle bonifiche agrarie”, oggi queste opere idrauliche necessarie al deflusso delle acque meteoriche e drenaggio dei terreni sono parte integrante di una fitta rete di canalizzazioni ed infrastrutture realizzate negli anni venti e trenta, gestite dal Consorzio di Bonifica delle Paludi Pontine che ne cura ordinaria e straordinaria manutenzione garantendo sicurezza alle persone, evitando danni ambientali ed erariali da eventuali allagamenti di centinaia d’ettari di territorio antropizzato.
In relazione al P.T.P.R. si evidenzia: La Corte Costituzionale con sentenza n. 180 del 30 maggio 2008 afferma che in seguito alle modifiche apportate dal D.Lgs. 63/2008 al codice dei beni culturale e del paesaggio (D.Lgs. 42/2004) risulta rafforzato il principio di prevalenza dei beni paesaggistici sulle disposizioni contenute negli atti di pianificazione ad incidenza territoriale previsti dalle normative di settore. Difatti "L'art. 145, rubricato «Coordinamento della pianificazione paesaggistica con altri strumenti di pianificazione», affida (comma 1) al Ministero per i beni e le attività culturali, anzitutto, l'individuazione delle «linee fondamentali dell'assetto del territorio nazionale per quanto riguarda la tutela del paesaggio, con finalità di indirizzo della pianificazione», stabilendo, altresì, che (comma 2) «i piani paesaggistici prevedono misure di coordinamento con gli strumenti di pianificazione territoriale e di settore, nonché con i piani, programmi e progetti nazionali e regionali di sviluppo economico». Il medesimo art. 145 contempla, al comma 3, il principio di “prevalenza dei piani paesaggistici” sugli altri strumenti urbanistici, precisando che: «Per quanto attiene alla tutela del paesaggio, le disposizioni dei piani paesaggistici sono comunque prevalenti sulle disposizioni contenute negli atti di pianificazione ad incidenza territoriale previsti dalle normative di settore.
Data la complessità degli argomenti tecnico-scientifici e multidisciplinari trattati all’impossibilità di poterli esporre esaurientemente in queste pagine, ci rendiamo disponibili per ulteriori informazioni e chiarimenti, ritenendo comunque che gli elementi considerati e motivazioni esposte siano più che sufficienti per avviare la procedura indicata in oggetto.
Vi ringraziamo anticipatamente della cortese attenzione e risposta.
Pontinia il 28/03/2009
La Rete dei Cittadini – noturbogaspontinia@hotmail.it
28 marzo 2009
AUTORICICLAGGIO

La Pontinia Rinnovabili Vs Comune e Provincia


13 marzo 2009
LETTERA APERTA A TORELLI PAOLO CONTRARIO ALLA TURBOGAS
Premesso che la polemica è sempre sterile e inconcludente, NON capiamo, noi ragazzi della Rete dei Cittadini, cosa abbia provocato la scintilla da cui è nato il tuo comunicato stampa.
E poi caro Paolo non ti sembra eccessivo richiamare un qualche tipo di investitura elettiva o addirittura professionale, per poter esprimere delle opinioni nate non certo da moventi politici ma da chiare motivazioni in ordine di salute e sviluppo del nostro territorio?
Noi siamo convinti che c’è bisogno di innovare e sperimentare nuove fonti energetiche, compatibili con il tessuto agricolo del territorio. La Rete dei Cittadini non ha alcuna motivazione o direzione politica, nei fatti ha sempre dimostrato di perseguire il comune interesse e di essere coerente con ciò che predica.
E poi caro Paolo, siamo d’accordo su una battaglia possibile che ci sono problemi anche in questo?
L’interrogazione parlamentare della Meloni? Bravissimo, dovevi farlo. E’ il dovere della carica che hai e nessuno non te ne riconosce il merito.
Grazie
06 febbraio 2009
Biomasse
COMUNICATO STAMPA
La Rete dei Cittadini di Pontinia ha evidenziato una serie di criticità relative al progetto della Pontinia rinnovabili Srl. I dubbi sollevati rispetto a questo progetto ad oggi, purtroppo, non sono stati ancora fugati.
Per quanto ci riguarda la soluzione prospettata non è compatibile con il tessuto economico-produttivo ed in particolare con il comparto agricolo; inoltre non appare sostenibile dal punto di vista ambientale;
Oggi piu' che mai occore tutelare l'agricoltura che è un fattore di grandissima importanza nel tessuto economico provinciale; importante anche in prospettiva perchè l'agricoltura può essere il volano della nostra economia, purchè il mondo agricolo si riesca ad aprire alle produzioni tipiche di qualità. Per fare questo bisogna intervenire con convinzione sul piano della tutela ambientale.
Il progetto presentato dalla Pontinia Rinnovabili Srl non ci appare conveniente perchè di dimensioni eccessive, la stessa provincia ne da penalizzazione nel proprio piano energetico, dove il massimo richiesto e, non per una centrale ma comulativo per tutte le centrali di questo tipo, non deve superare i 5MW.
Ciò comporterebbe delle combustioni significative e quindi un aggravio notevole della situazione ambientale, convinti che non sia possibile far funzionare l'impianto esclusivamente con scarti agricoli ricavati in loco (tant' è vero che nessun protocollo d'intesa è stato sottoscritto con le categorie maggiormente rappresentative del settore) sottoliniando che in questo modo il ciclo consumo/produzione non risulta rispettato e quindi l'impianto non ci sembra sostenibile dal punto di vista ambientale.
Viste poi le volontà dei cittadini e del Consiglio Comunale, il quale ha deliberato la netta contrarietà a progetti di questo tipo, crediamo infine, sia giusto che venga rispettata la volonta della cittadinanza
LA RETE DEI CITTADINI DI PONTINIA
09 gennaio 2009
LA RETE PREMIATA...
Il 27 Dicembre 2008 nell'Auditorium "Costa" di Sezze
Paolo Cima, in qualità di Presidentedella Rete dei cittadini di Pontinia, ha ritirato il PREMIO ONIRIKA 2008 per L'IMPEGNO SOCIALE.
Le motivazioni della casa editrice ONIRIKA e del periodico Mondo Reale nella scelta del Nostro Presidente:
Per aver portato avanti negli anni un impegno costante insieme a tutti i ragazzi della rete civica di Pontinia, in collaborazione con gli altri coordinamenti locali sparsi sul territorio della regione Lazio e di tutta Italia. Per aver perorato una causa, quella del NO alla costruzione della centrale Turbogas di Mazzocchio, dando vita ad una campagna informativa dettagliata e prolungata, in difesa della salute dei cittadini e della salvaguardia dell'economia locale la cui competitività è fondata tutta su marchi di qualità dei prodotti e che con la realizzazione di una centrale Turbogas verrebbero meno.
Anche Clemente Pernarella, direttore artistico del Teatro Fellini, ha ricevuto il premio ONIRIKA 2008 per la Cultura.
Da parte di Paolo Cima tanta emozione e sentiti ringraziamenti agli organizzatori.
Questo riconoscimento dà una spinta ulteriore allo sforzo compiuto fino ad adesso. Infonde una speranza e un sostegno alla lotta che il presidente Paolo Cima e tutta la Rete dei Cittadini di Pontinia mandano avanti contro la costruzione della centrale, per la salvaguardia dell'economia del territorio e della salute dei cittadini.
Tra poco ci sarà anche la Conferenza dei servizi in cui si parlerà di un'altra questione scottante e deleteria per il nostro territorio: quella della centrale a Biomasse. Anche questa la si vuole a Mazzocchio e anche questa, come la Turbogas, si rivelerà inutile e pericolosa. Staremo a vedere come l'amministrazione si batterà per impedire tutto questo.
Proponiamo DIFFERENZIATA, RICICLAGGIO E ENERGIE ALTERNATIVE.
I premi e i premiati della Prima Edizione del Premio ONIRIKA 2008:
Cultura
Clemente Pernarella, Attore e direttore artistico Teatro Fellini a Pontinia
Titta Ceccano e Julia Borelli, Mat Matutateatro
Remo Grenga, Assessorato alla Cultura del Comune di Sezze
Comunicazione Web
Ignazio Romano - Setino.it
Musica
Maestro Francesco Belli, Direttore Latina Philarmonia
Luca Velletri, Cantante di fama nazionale e corista a San Remo
Comune Virtuoso
Priverno
Imprenditoria
Ditta Onorati
Impegno Sociale
Paolo Cima, Presidente rete civica Pontinia per il NO alla Turbogas
Sport
SKJM, Campionesse del Mondo di Karate
Filippo Simeoni, Campione d'italia di ciclismo su strada