27 giugno 2009

Pasti e Rimpasti. Il centro Commerciale s'addafare!!!!

Tensioni, rimpasti, polemiche e unanimità di voto..il Consiglio comunale del 23 Giugno ha rivelato non poche sorprese.
La giunta comunale ha deciso di cambiare un pò di assessorati e deleghe. L'ex assessore al commercio Ernesto Billotta ha rimesso il suo incarico per incompatibilità e punti di vista differenti rispetto alla maggioranza. Incompatibilità derivanti dalla decisione presa poi riguardo l'area dell'ex Miralanza. Il Consiglio Comunale ha votato all'unanimità (o quasi) per il cambio di destinazione d'uso dell'area industriale dell'ex Miralanza.Quel terreno da oggi in poi avrà una denominazione commerciale per poter finalmente costruire il MEGA CENTRO COMMERCIALE così tanto agognato dai nostri amministratori.
L'unica voce dissenziente si è levata dal consigliere Sandro Novelli che ha elencato varie perplessità riguardo il progetto e la società che intende costruirlo. Senza dimenticare i ricorsi pendenti al TAR del Lazio da parte della ConfCommercio e le valutazioni di consiglieri provinciali e regionali riguardo la "saturazione" della rete commerciale della provincia di Latina.
Ma il Comune salta bandi di finanziamento regionale per la valorizzazione dei c.d. centri commerciali naturali, cioè aree commerciali e artigianali naturalmente dislocati nei centri abitati delle città e preferisce costruire sull'Appia un Mega Store 5 volte più grande di LatinaFiori.
Certo si è discusso del problema viabilità ma l'Appia è di competenza statale, se ne occuperà l'Anas è stato detto. Se ne occuperà significa che dovrà valutare l'eventuale raddoppio della SS7, raddoppio che appare impraticabile visti i vincoli sui bene paesaggistici per le aree tipizzate, di cui l'Appia e parte dell'area circostante fanno parte.
La Nuova Edilizia s.r.l. , società che ha proposto il progetto sembra possedere un capitale sociale di 10.000€, e non ha mai costruito un centro commerciale.
Ora, anche ai piu profani apparirebbe controverso che, con un capitale sociale così esiguo e la poca esperienza posseduta, questa società goda del favore di tutte le fazioni politiche del nostro comune. Con un' unica eccezione nella persona di Novelli.
Insomma si rimpasta una giunta comunale per un centro commerciale???
A voi la risposta..

23 giugno 2009

L'eliminazione di ogni animale!!!


In genere si richiede a chi amministra un Comune una certa forma ed educazione nell'esprimere le proprie opinioni. E' comunemente stabilito che amministratori, sindaci, assessori e vice-sindaci assumano comportamenti degni della loro carica e, soprattutto, espressioni ponderate e intelligenti. Sembra che tra i nostri amministratori non sia proprio così...
Ciò che seguirà è solo la fedele trascrizione di una lettera inviata dall'ASSOCIAZIONE ANIMALI ED AMBIENTE di Aprilia al Sindaco del Comune di Pontinia, Dott.Eligio Tombolillo:


Aprilia, lì 11.05.2009

Oggetto: Randagismo

Egregio Sindaco,

nell'ultimo consiglio comunale in cui si è discusso degli alti costi che il
Comune di Pontinia deve affrontare per il mantenimento dei cani randagi accuditi
presso i canili convenzionati, la S.V. si è lasciata andare ad una riflessione
puramente demagogica: "Con 120mila € sapete quanti affitti potremmo pagare per
chi è in difficoltà?".
Ebbene, Sindaco, la legge non obbliga i comuni a stipulare convenzioni con
canili privati, i cui costi sono elevati per vari motivi, ma a costruire i
canili gestendoli in proprio o dandoli in gestione alle associazioni di
volontariato senza fini di lucro.
Ma il fatto rilevante, e gravissimo, è stato il comportamento del
Vice-Sindaco, Luigi Subiaco, il quale, farneticando, ha sciorinato una serie di
frasi, che certamente avranno un seguito : "Qui bisogna ribellarsi. Chi ha fatto
questa legge è un delinquente sociale. Se il cane è randagio andrebbe eliminato, come avviene per tutti gli animali".
Il delinquente sociale, secondo il Vice-sindaco, sarebbe il Parlamento, che
il 14 Agosto 1991 ha approvato la Legge quadro in materia di animali e di
affezione e prevenzione del randagismo (n.281); recepita poi dalle Regioni.
Ebbene, sindaco, il sottoscritto, in attesa di sapere quali iniziative prendere
in merito, chiede che sia immediatamente revocato il mandato di vice-sindaco, al
signor Luigi Subiaco, per le gravi ed offensive frasi pronunciate nei confronti
dei legislatori, dimostrando nel contempo un palese disprezzo per gli
animali.

Il Presidente

Agostino Ruongo

06 giugno 2009

A tutela del paesaggio...?

Quando la tutela del paesaggio fa a cazzotti con le nuove energie..


VOLTERRA - Il comune che vieta l’energia pulita
Marco Gasperetti Corriere della Sera 05/06/2009
VOLTERRA (Pisa) — Benve­nuti a Volterra, primo comune «deolicizzato» d’Italia e anche «liberato» dai pannelli solari. Il cartello ancora non c’è. E forse non ci sarà mai. Ma, da quando è stato approvato il nuovo rego­lamento urbanistico, la cittadi­na pisana, uno scrigno d’arte etrusca, romana e medievale, è già entrata nella storia dei di­vieti. La nuova normativa impe­disce l’istallazione in tutto il territorio comunale, borgo e colline toscane, di impianti eo­lici standard e limita l’uso dei pannelli solari. Non installabili nella cittadina, quest’ultimi, ma solo in siti industriali e, per uso proprio, in zone fuori le mura di non particolare pre­gio. «Una decisione saggia che tutela il paesaggio e il valore ar­tistico della nostra città — spie­ga il sindaco Cesare Bartaloni (Pd) —. Un provvedimento che non è contro l’energia rin­novabile. Non si possono issa­re pale enormi accanto a cam­panili e cattedrali o deturpare i tetti di antichi palazzi da sfilze di pannelli solari».
La decisione del Comune non è piaciuta agli ambientali­sti. Che hanno annunciato una marcia su Volterra e un espo­sto all’Autorità garante della concorrenza. «Le aziende che operano nel settore delle ener­gie rinnovabili — spiega Fabio Roggiolani, consigliere regiona­le e leader dei Verdi — saranno penalizzate. Un esempio lo ab­biamo già avuto con un assur­do divieto a istallare tre piccoli impianti fotovoltaici fuori dal centro storico. E tutto questo accade in un Comune famoso per aver autorizzato industrie chimiche a deturpare il sotto­suolo e ad inquinare i fiumi».Durante la marcia gli am­bientalisti si vestiranno da vampiri. «Non solo perché sim­bolo delle tenebre in cui si vuo­le gettare la città — spiega l’ecologista pisano Andrea Che­li — ma perché dopo i successi dei romanzi e dei film della sa­ga di Twilight ambientati an­che a Volterra, la città è diventa­ta il tempio degli amanti dei succhiasangue. Ora speriamo non diventi la capitale degli ammazza energia pulita».
Non tutti però la pensano co­sì. A favore del Comune si schiera Alberto Asor Rosa. Il professore, coordinatore della rete dei comitati per la difesa del territorio, premette di non essere contrario a priori dei confronti delle due energie la cui applicazione va studiata ca­so per caso. «Però in una città come Volterra mi sembra un provvedimento adeguato e to­talmente condivisibile», dice.Contraria è invece Mariella Zoppi, docente universitaria e paesaggista: «Con le energie al­ternative bisogna fare i conti senza pregiudizi. Non si posso­no proibire le pale eoliche e i pannelli solari che, non solo ci regalano energia pulita, ma possono integrarsi perfetta­mente con l’ambiente. Che co­sa avremmo dovuto fare allora con i tralicci dell’alta tensione? Abbatterli tutti e rimanere al buio?».
L’assessore all’Urbanistica del comune di Volterra, Andrea Cinotti, contesta l’accusa di proibizionismo. «Anche per­ché noi abbiamo vietato l’eoli­co invasivo: le grandi pale in tutto il comune e il mini eolico nel centro storico. Piccole pale non più alte di due metri, pos­sono essere installate fuori dal borgo in zone di non particola­re pregio già individuate o nel­le zone industriali. E lo stesso vale per i pannelli solari. Difen­dere tesori architettonici e am­bientali è un atto di civiltà». Ma intanto, davanti a Volterra, il vicino comune di Montecati­ni Val di Cecina ha issato le pri­me quattro altissime pale. La battaglia del vento e del sole è solo agli inizi.

04 giugno 2009

Ambiente, consumismo e stili di vita alternativi

C'è un cantiere creativo aperto a Pontinia.
Sono un gruppo di ragazzi con la voglia di far conoscere, imparare e condividere. L'associazione Cantiere Creativo per Venerdì 5 Giugno ha organizzato un incontro su ambiente, consumismo e stili di vita alternativi. Si parlerà di rifiuti, decrescita felice e qualità della vita. Sarà proiettato un documentario e si parlerà soprattutto delle vicende pontine, tra turbogas, biomasse e raccolta rifiuti.


Tutti sono invitati a partecipare e a condividere idee e strumenti per rendere questo mondo un pò migliore rispetto a quello che vogliono costruire..
VENERDI 5 GIUGNO ORE 21.30 presso Biblioteca Comunale...