28 maggio 2009

Si può fare!!!!

Prendete kilowatt di energie rinnovabili e aggiungete una dose di mutualità. Frullate. Avete dato vita a una cooperativa elettrica di produttori e utilizzatori insieme come “Retenergie”, che è nata a Fossano, in provincia di Cuneo, a fine dicembre. Lo scopo: distribuire energie elettrica “verde” e rigorosamente autoprodotta ai propri associati. Per questo, nella fase iniziale i soci fondatori (che sono 13) stanno lavorando a progettare e sviluppare i primi impianti di produzione (fotovoltaici, micro-idroelettrici), quelli che renderanno possibile realizzare il fine statutario della cooperativa: “Fornire tecnologie e prodotti energetici alle migliori condizioni di utilizzo, tecniche, ambientali ed economiche”. A breve dovrebbe partire la costruzione dei primi due impianti: un micro-idroelettrico in provincia di Reggio Emilia e un tetto fotovoltaico su un edificio pubblico in Toscana. Del “capitale” di energia rinnovabile di “Retenergie” fa parte anche il tetto fotovoltaico da 20 kilowatt di una cooperativa sociale di Mondovì (nella foto), in provincia di Cuneo. È stato inaugurato nella primavera del 2008 ed è il risultato della campagna “Adotta un kilowatt”, promossa dall’associazione “Solare collettivo” (www.solarecollettivo.it). “Con la cooperativa elettrica si chiude un circolo virtuoso che parte dalla produzione arrivando fino al consumo: possiamo includere gli utilizzatori finali di energia in questo quadro”.
Marco Mariano è un agricoltore biologico e il presidente della cooperativa “Retenergie”. È stata sua, un paio d’anni fa, dal blog “40 anni appena fatti”, l’idea di fare rete per costruire un impianto fotovoltaico collettivo, l’iniziativa che ha dato vita a Solare collettivo. “Ci siamo dati un anno di tempo per risolvere tutte le pratiche formali che riguardano la trasmissione dell’energia, attraverso la rete nazionale di Terna, e le questioni inerenti il ‘conto energia’ e i ‘certificati verdi’. Tra un anno e mezzo speriamo di poter distribuire energia elettrica agli associati”. “Retenergie” guarda da vicino e cerca di replicare (in modo rigorosamente “verde”) l’esperienza centenaria delle cooperative di produzione elettrica dell’arco alpino, che sono 34 e servono almeno 50mila utenze (vedi Ae 99): all’interno del regime di liberalizzazione del mercato elettrico (vedi Ae 101), solo la forma cooperativa consente di produrre energia elettrica e di venderla, dal momento che diventa un servizio offerto ai propri soci, che sono clienti ma allo stesso tempo proprietari. “Stiamo calcolando il costo del servizio -spiega Mariano-: poiché gli impianti saranno de-localizzati rispetto alle abitazioni dei soci, utilizzeremo la linea elettrica per trasportare questa energia, affittandola a Terna”.A chi vuole associarsi i fondatori di “Retenergia” chiedono un po’ di pazienza: da aprile sarà possibile diventare sovventori della cooperativa (versando un minimo di 500 euro nell’arco di 5 mesi dalla data di sottoscrizione). Ogni sovvenzione sarà legata a uno dei progetti di produzione di energia rinnovabile definiti dalla cooperativa; quelli che apriranno le porte anche ai soci cooperatori (quota minima di 50 euro), che firmeranno con “Retenergia” il contratto di fornitura di energia. Marco Mariano la chiama democrazia energetica: “energia da fonti rinnovabili, finanziata, prodotta, gestita, garantita e ora anche consumata dai cittadini/soci”.
Info: Retenergie, via Marene 18b, Fossano (Cuneo); sito internet www.retenergie.it,
tel. 333-46.82.519; e-mail nuovaterra@gem.it (Marco) o davide.burdisso@fastwebnet.it (Davide)

16 maggio 2009

Denuncia di Teatro



Si chiama Ulderico Pesce ed il suo è un teatro di denuncia. Negli ultimi anni ha cercato di raccogliere storie vere in giro per l'Italia e tra scandali e vecchie storie ne ha raccontate alcune.
Pesce viene dalla Lucania o Basilicata, come dir si voglia, si è formato ed è cresciuto a Roma come attore iniziando con Giorgio Albertazzi. Quando conobbe Anatoli Vassilev che lo portò a Mosca per tre anni e lavorarono in giro per l'Europa, capì la strada che doveva percorrere. Iniziò a raccogliere testimonianze di cose vere, scrisse e raccontò storie come faceva suo nonno, il narratore-arrotino del paese. "Cominciai a raccontare anche storie che infastidiscono i poteri forti, le “caste”, i malavitosi, tanto che sul groppone non ho più la pesante mola di mio nonno ma qualche denuncia".
Ulderico Pesce ha raccontato dei braccianti italiani del sud nel secondo dopoguerra, i 21 giorni degli operai della Fiat di Melfi ieri, come quelli di oggi con le agitazioni del 2004.
Quest'anno è in tournèè con il Triangolo degli Schiavi, storie di immigrati irregolari nelle campagne pugliesi. Ha portato in teatro la storia di Giovanni Passannante giovane anarchico che tento di uccidere Umberto I di Savoia nei primi del '900. E ha raccolto per lui più di 5000 firme per potergli offrire una degna sepoltura. Il suo cranio era conservato nel Museo Archeologico di Roma in quanto all'epoca della sua morte, che avvenne dopo anni di torture passate in una cella sottoterra a S.Elena, fu aperta e studiata per verificare le tesi genetico-criminogene di Lombroso.


Ma Ulderico Pesce denuncia anche i misfatti ambientali. Con il suo spettacolo del 2005 Storie di Scorie ha raccontato le vicende nucleari del BelPaese, fatti e misfatti di una politica cieca e irresponsabile.Sempre attraverso una raccolta firme è riuscito ad ottenere la messa in sicurezza di una tubatura che partiva dalla centrale atomica di Trisaia di Rotondella in provincia di Matera che immetteva nel Mar Jonio liquido radioattivo. Oltre che di Nucleare ha parlato di "monnezza", del traffico illecito di smaltimento di rifiuti pericolosi come anche di quelli considerati non pericolosi. E di amianto.
Il suo teatro è un teatro di verità e di storie vere accompagnati da azioni concrete.

Sul sito www.uldericopesce.com trovate tutti i suoi spettacoli e le petizioni da firmare.

Tra le petizioni attive ci sono quelle per l'abolizione della Bossi-Fini sull'immigrazione e quella sull'introduzione in Italia del reato di danno ambientale, ancora inesistente per il nostro codice penale!!!!


Firmiamo gente firmiamo...






14 maggio 2009

AL VIA LE CENTRALI NUCLEARI!!!!

Pieni poteri al governo per decidere dove e quando costruire le nuove centrali nucleari.

Saranno siti di rilevanza nazionale, protetti da segreto militare, costruiti anche in deroga ai no delle Regioni e bypassando numerosi permessi amministrativi. È la grande novità contenuta in due soli articoli (14 e 15) passati ieri al Senato nel silenzio generale.

Stasera la legge delega n.1195 otterrà il via definitivo (ma gli articoli sul nucleare sono già stati votati ieri) poi ci sarà un passaggio veloce alla Camera e con la pubblicazione in Gazzetta il gioco è fatto.


«Il governo ha sei mesi di tempo - spiega a Metro Roberto Della Seta, senatore Pd - per fare tutto: la delega gli conferisce pieni poteri ed è poco chiara sulla localizzazione dei siti. Neanche una riga sulle caratteristiche geologiche, ad esempio. Saranno aree poco accessibili perché coperte dal segreto militare e le Regioni non potranno dire no». Resta il nodo economico: per costruire le 5 centrali annunciate servirebbero 30 miliardi. Da dove arriveranno?


(STEFANIA DIVERTITO su metro Roma del 13-5-09)

12 maggio 2009

Pretendiamo Energia Pulita!!!!!!

Basta girare un pò su internet, lasciare un commento su questo blog con un indirizzo importante (grazie Paola)....e guarda un pò cosa si può scoprire!!!!


E' disponibile una nuovissima tecnologia in grado di eliminare definitivamente e a costo zero, il 45% dell’inquinamento ambientale dell’area dei Paesi industrializzati.


Gli impianti sono costituiti da “MODIFICATORI MOLECOLARI” (da non confondere con i vecchi e inquinanti “Dissociatori Molecolari”) e possono trattare qualsiasi quantità di rifiuti sia prima che dopo la differenziazione, ma soprattutto sono costruiti gratuitamente e messi a disposizione di Enti Pubblici e Governi da Fin. Project Group che, dal Gennaio 2009, con una particolare formula li finanzia completamente e li gestisce in Project financing, lasciandoli successivamente di completa proprietà dell’Ente Pubblico richiedente.

Il “MODIFICATORE MOLECOLARE” elimina totalmente e definitivamente, ma soprattutto SENZA COMBUSTIONE, da un minimo di 70 a migliaia di tonnellate al giorno di RSU, tossici, infetti, fanghi civili, industriali, da raffinerie, ecc., senza la benché minima produzione di CO2, diossine, nanopolveri e/o qualunque altra sostanza inquinante.

Ma non è finita qui: Con il progetto €uroKilowatt è possibile per il cittadino non pagare piu corrente elettrica, gas e sostengono anche l'acqua!!!!!


Intanto Pontinia esulta per la sua raccolta (in)differenziata e parlano di turbogas e biomasse...

Chiediamo agli amministratori comunali di farsi un giretto su questo sito..si potrebbe, perchè no, vedere cosa offrono...

Le informazioni tecniche, scientifiche e filmati di impianti operativi, sono disponibili sul sito www.finprojectgroup.us , cliccando su: “MODIFICATORE MOLECOLARE” e sui relativi sottomenù, attraverso la semplice richiesta di una password personale.


Buona navigazione!!!!