Tutti conosciamo il dibattito intorno al mega progetto di "riqualificazione" del mostro Miralanza in un mega centro commerciale, e tutti abbiamo un'opinione.
Ognuno la pensa come vuole e si può affermare anche che sarà un volano per l'economia del paese, che un terzo della struttura sarà appositamente dedicato ai prodotti del territorio: un mercato dei prodotti locali si dice di fare.
E si dice che verranno creati nuovi posti di lavoro, e si racconta che quella brutta torre che campeggia nel mezzo di quel che è rimasto della fabbrica, diventerà un ascensore panoramico, di vetro!!!! Si potrà vedere Pontinia??
Che progetto, che riqualificazione! Che storia! Che disastro !!!!!!!
La Miralanza è una fabbrica di detersivi ormai inattiva dalla fine degli anni '80. Forse più di un terzo di chi abita a Pontinia ci ha lavorato da ragazzo e da adulto. Tutti ricordano com'era lavorare lì. Ora quando ci passiamo davanti lo spettacolo è veramente desolante. E allora ecco che arrivano le proposte: facciamo un centro commrciale di 240.000 metri cubi!!.....
...Perchè?
Lo sappiamo che un centro commerciale non è soltanto costruire un edificio? Che bisogna predisporre l'area circostante, cioè costruire infrastrutture nella norma e alla portata del carico che le strade dovranno sostenere?
E che dire della qualifica di Distretto agro-alimentare di qualità che dovrebbe essere conferito ai prodotti provenienti dai terreni circostanti il megaprogetto? Un traffico intenso di polveri e micro-polveri andranno a depositarsi sui prodotti e nel cibo degli animali. Addio marchio di qualità!
Ma non solo, la necessità di costruire strade con tutte le misure di sicurezza richieste comporterebbe una radicale trasformazione dei fossi e dei canali di bonifica, e di pre-bonifica. L'Appia non è certo la strada più sicura del mondo e modificarla è oggettivamente impossibile, con il canale da un lato e un vincolo normativo per l'allargamento dall'altro.
Lo sanno inoltre gli ideatori della grande idea che la zona di cui stiamo parlando è tutelata per legge perchè definita "bene paesaggistico" e "area tipizzata", come recita il P.T.P.R., per le caratteristiche uniche delle opere di bonifica e degli appoderamenti sparsi sul territorio?
Per tutte queste questioni ci appare opportuno richiedere almeno una Valutazione di Impatto Ambientale prima di passare alla definitiva consacrazione di un progetto dalle dimensioni eccessive per un paese come Pontinia e per le caratteristiche del territorio sul quale dovrebbe sorgere.
E che dire della qualifica di Distretto agro-alimentare di qualità che dovrebbe essere conferito ai prodotti provenienti dai terreni circostanti il megaprogetto? Un traffico intenso di polveri e micro-polveri andranno a depositarsi sui prodotti e nel cibo degli animali. Addio marchio di qualità!
Ma non solo, la necessità di costruire strade con tutte le misure di sicurezza richieste comporterebbe una radicale trasformazione dei fossi e dei canali di bonifica, e di pre-bonifica. L'Appia non è certo la strada più sicura del mondo e modificarla è oggettivamente impossibile, con il canale da un lato e un vincolo normativo per l'allargamento dall'altro.
Lo sanno inoltre gli ideatori della grande idea che la zona di cui stiamo parlando è tutelata per legge perchè definita "bene paesaggistico" e "area tipizzata", come recita il P.T.P.R., per le caratteristiche uniche delle opere di bonifica e degli appoderamenti sparsi sul territorio?
Per tutte queste questioni ci appare opportuno richiedere almeno una Valutazione di Impatto Ambientale prima di passare alla definitiva consacrazione di un progetto dalle dimensioni eccessive per un paese come Pontinia e per le caratteristiche del territorio sul quale dovrebbe sorgere.
QUI il testo completo della richiesta che a giorni verrà inoltrata agli organi competenti.
Il nostro non è un NO ad un progetto che ha comunque lati oscuri ancora da chiarire, ma la richiesta di attivazione di un procedimento necessario per la tutela del nostro territorio, strappato alla natura ma che conserva fragilità uniche e caratteristiche specifiche.
Rete dei cittadini di Pontinia.
Rete dei cittadini di Pontinia.
1 commento:
VALE LA PENA RIBADIRE.... le opportunità delle politiche agricole offerta dalla Comunità Europea dal Governo Italiano e poi dalla Regione Lazio con l'istituzione del Distretto AgroAlimentare di qualità dei prodotti dell'ortofrutta nel Comune di Pontinia cioè la possibilità di far uscire dalla crisi il settore agroalimentare e zootecnico con marchi e colture biologiche verrebbe persa definitvamente se venisse realizzato il centro commerciale; ma non solo, a fronte di 400 posti (così dicono) di lavore nel centrocommerciale se ne perderebbero almeno 1000 in ambito agricolo e zootecnico e di trasformazione per il prodotto tipico, ecco il perchè della richiesta di Valutazione d'Impatto Ambientale.
L'incredibile è che nemmeno l'opposizione politica locale abbia preso in considerazione od almeno insistito presso l'amministrazione affinche i dubbi le osservazioni e constatazioni effettuate nel documento qui pubblicato vengano fugate con la procedura di VIA.
Allora sappiamo ormai cosa fa la maggioranza, ci domandiamo cosa faccia l'opposizione politica! ammesso esista!
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