10 luglio 2007

CHE COS'E' UNA TURBOGAS????


Una turbogas è una centrale termoelettrica dove si trasforma la materia prima, in questo caso il gas naturale in prodotto finito (energia elettrica) questo processo industriale di trasformazione è composto da diversi stadi ma riassumibile in due fasi principali, la combustione dell’ idrocarburo elementare (gas naturale) che viene bruciato in una camera di combustione ad altissima temperatura sviluppando energia da convogliare direttamente alla turbina dove avviene la conversione in energia termica in quella meccanica (alternatore) che produrrà energia elettrica.

Tale processo produttivo comporta emissioni nell’ aria di prodotti inquinanti attraverso i fumi che fuoriescono dalla ciminiera derivanti dalla combustione del gas metano.

(informazioni tratte da http://www.eniscuola.it)



Quale potenza avrà la turbogas di Pontinia ?


La centrale svilupperà una potenza nominale di 400 Mwatt (una caldaia di casa ha una potenza di 1 Kwatt) quindi significa che la centrale turbogas equivale a 400.000 caldaie che funzionano a pieno regime per 24 ore al giorno per 365 giorni bruciando circa 500 milioni di metri cubi all’anno di gas naturale (metano) immettendo nell’ atmosfera una quantità di calore a temperatura altissima (circa 500 metri cubi di vapore acqueo per ogni ora di esercizio) di gas combusti e sostanze chimiche altamente inquinanti per il microclima circostante e dannose per la salute dell’uomo e dell’ ambiente .



Quante e quali sono le emissioni inquinanti ?

(Chimica e Ambiente “Emissioni da centrali termoelettriche a gas naturale” Nicola Armaroli dell’ Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività del CNR e Claudio Po dell’ Unità Operativa Rischio Ambientale, Dip. Di Sanità Pubblica, città di Bologna)


1 milione di tonnellate all’ anno di biossido di carbonio (CO2): anidride carbonica prodotto naturale di tutti i fenomeni di combustione uno dei gas maggiormente responsabili dell’effetto serra.

1350 tonnellate all’anno di ossidi di azoto (NOx): prodotti dall’ossidazione dell’azoto contenuto nei combustibili e di quello presente nell’aria provocano irritazione delle vie aeree, sono tra i gas responsabili dell’effetto serra e delle piogge acide e sono tra i promotori dello smog fotochimica .


750 tonnellate all’anno di anidride solforosa (SOx): prodotta dall’ossidazione dello zolfo naturalmente contenuto nei combustibili può provocare irritazioni e malattie dell’apparato respiratorio ed è responsabile delle piogge acide.


6500 tonnellate all’anno di Gas metano (CH4) il principale componente chimico del gas naturale per alimentare la turbina della centrale turbogas.


670 tonnellate all’anno di monossidi di carbonio (CO)


150 tonnellate all’anno di benzene


1400 tonnellate all’anno di altri idrocarburi


20 tonnellate all’anno di formaldeide (CH2O)


50 tonnellate all’anno di ammoniaca (NH3b)


310 tonnellate all’ anno di polveri fini ed ultrafini: particolato PM10, PM2.5, PM0.1 prodotte nel corso del complesso processo fisico-chimico a cui sono sottoposte le particelle dei combustibili all’interno della camera di combustione esse possono provocare danni all’apparato respiratorio; provocano una diminuzione della visibilità atmosferica; allo stesso tempo diminuiscono anche la luminosità assorbendo o riflettendo la luce solare; le polveri sospese favoriscono la formazione di nebbie e nuvole, di conseguenza favoriscono il verificarsi dei fenomeni delle piogge acide; le polveri possono poi depositarsi sulle foglie delle piante e formare così una patina opaca, che schermando la luce ostacola il processo della fotosintesi clorofilliana.



Quali sono gli effetti sanitari specifici ?

(informazioni tratte da http://www.arpat.toscana.it)


Gli effetti sanitari delle polveri fini ed ultra fini (PM) possono essere sia a breve termine che a lungo termine. Le polveri penetrano nelle vie respiratorie giungendo, quando il loro diametro lo permette, direttamente agli alveoli polmonari. Le particelle di dimensioni maggiori provocano effetti di irritazione e infiammazione del tratto superiore delle vie aeree, quelle invece di dimensioni minori (inferiori a 5-6 micron) possono provocare e aggravare malattie respiratorie e indurre formazioni neoplastiche specialmente nelle popolazioni più deboli come bambini anziani o individui deboli. Anche recenti studi epidemiologici (ad esempio il progetto MISA, una metanalisi degli studi italiani sugli effetti acuti dell'inquinamento atmosferico rilevati in otto città italiane nel periodo 1990-1999 e studi americani sugli effetti a lungo termine) hanno confermato l'esistenza di una correlazione tra presenza di polveri fini e patologie dell'apparato respiratorio e cardiovascolare.


Alcune di queste malattie sono:

Cancro nei tessuti

Mutazioni genetiche DNA

Malattie neurologiche

Malformazioni dei feti

Malattie cardiovascolari


Quali sono gli effetti nocivi sull’ambiente delle polveri prodotte dalla Turbogas e dall’inceneritore ?

Produrranno 310 tonnellate all’ anno di polveri fini ed ultrafini: particolato PM10, PM2.5, PM0.1 prodotte nel corso del complesso processo fisico-chimico a cui sono sottoposte le particelle dei combustibili all’interno della camera di combustione ; provocheranno una diminuzione della visibilità atmosferica; una diminuzione della luminosità assorbendo o riflettendo la luce solare; le polveri sospese favoriscono la formazione di nebbie e nuvole, di conseguenza si verificheranno fenomeni di piogge acide; le polveri possono poi depositarsi sulle foglie delle piante formando una patina opaca, che schermando la luce ostacola il processo della fotosintesi clorofilliana.

La TurboGas consumerà più di 200.000 metri cubi d'acqua all'anno cioè verranno prelevati 2 milioni di litri d'acqua dai nostri acquedotti e dalle nostre falde acquifere aggravando ulteriormente lo stato idrogeologico del nostro territorio .



Alcuni studi ENEA compiuti per conto del Ministero dell’ambiente hanno accertato questi danni :

Acidificazione dei laghi, dei fiumi e delle acque sotterranee,

Degradazione dei sistemi idrici potabili,

Acidificazione e demineralizzazione dei suoli,

Impatto sulle foreste e sulla produttività agricola,



Questo documento è stato redatto dal

COMITATO CIVICO DI PONTINIA NO TURBOGAS

affinché tutti i cittadini vengano a conoscenza dell’ imminente problema, dei contenuti e dei provvedimenti da adottare per risolverlo, con la convinzione che comunicare il rischio è uno strumento di prevenzione è un diritto democratico è un metodo civile di relazioni sociali e politiche per migliorare il consenso su questioni vitali altamente controverse come questa.



NO

TURBOGAS

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