14 maggio 2009

AL VIA LE CENTRALI NUCLEARI!!!!

Pieni poteri al governo per decidere dove e quando costruire le nuove centrali nucleari.

Saranno siti di rilevanza nazionale, protetti da segreto militare, costruiti anche in deroga ai no delle Regioni e bypassando numerosi permessi amministrativi. È la grande novità contenuta in due soli articoli (14 e 15) passati ieri al Senato nel silenzio generale.

Stasera la legge delega n.1195 otterrà il via definitivo (ma gli articoli sul nucleare sono già stati votati ieri) poi ci sarà un passaggio veloce alla Camera e con la pubblicazione in Gazzetta il gioco è fatto.


«Il governo ha sei mesi di tempo - spiega a Metro Roberto Della Seta, senatore Pd - per fare tutto: la delega gli conferisce pieni poteri ed è poco chiara sulla localizzazione dei siti. Neanche una riga sulle caratteristiche geologiche, ad esempio. Saranno aree poco accessibili perché coperte dal segreto militare e le Regioni non potranno dire no». Resta il nodo economico: per costruire le 5 centrali annunciate servirebbero 30 miliardi. Da dove arriveranno?


(STEFANIA DIVERTITO su metro Roma del 13-5-09)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

VIA LIBERA AL NUCLEARE – IL GOVERNO HA DECISO – MA LA NOSTRA PENISOLA E' ADATTA AD ACCOGLIERE LE CENTRALI NUCLEARI?

Italia 1987 – REFERENDUM ABROGATIVO DEL NUCLEARE - sancisce l'abbandono da parte dell'Italia dell'utilizzo del nucleare come forma di energia. Decisione sentita a seguito del disastro della centrare nucleare di Chernobyl in Ucraina, che causò la morte di uomini, donne e bambini che vivevano in prossimità della centrale.
Ma non solo, tutt'oggi le nuove generazioni, pagano caro il prezzo del nucleare, vivendo in situazioni di salute precaria dovuta a malformazioni genetiche e malattie incurabili.

Italia 14/05/2009 – Via libera al Nucleare. La camera dei Deputati è favorevole al dll 1195 adesso spetta al Senato proseguire sulla discussione.
La disposizione riconosce al Governo la delega per adottare entro sei mesi e a seguito della delibera del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, un serie di decreti per avviare il ripristino della catena produttiva per l'energia atomica. Inoltre la delega comprende anche la scelta dei luoghi in cui costruire gli impianti.
Spetta all'esecutivo stabilire le modalità e le tipologie per la localizzazione degli impianti, lo stoccaggio del combustibile e lo smaltimento delle scorie radioattive.
Durante questo periodo il Governo ha preso l'impegno di finanziare gli studi sull'industria del nucleare scoperte dal CNR e dal Politecnico di Torino, inoltre verrà istituita l'Agenzia per la sicurezza del nucleare con la funzione tecnica, di controllo, la sicurezza e la gestione dei rifiuti radio attivi.

MA IL TERRITORIO DELLA PENISOLA ITALIANA E' ADATTA AD ACCOGLIERE LE CENTRALI?
L'identificazione dei siti in cui verranno costruite le centrali nucleari, non è un lavoro semplice, dato che dovranno essere effettuate molte ricerche incrociate per capire quali territori sono predisposti in base a dei criteri uno dei quali per esempio sarà quello sismico. Greenpeace ha effettuato una ricerca incrociata utilizzando tre tipi di “carte nucleari” :
la carta del CNEN, cioè il risultato dell'unione di varie carte tematiche elaborate negli anni settanta
la mappa ENEA che evidenzia il grado di vulnerabilità delle aree costiere ai cambiamenti climatici
l’elaborazione GIS utile per la localizzazione del sito per il deposito nazionale per le scorie nucleari.

Nel caso in cui fosse utilizzato il criterio del grado di vulnerabilità delle aree costiere e allo stesso tempo verrebbero considerate solo le zone a minore pericolosità sismica, dovranno essere eliminati dalla cartina gran parte delle aree costiere, rimarrebbero pochi siti adatti alle centrali nucleari: nelle province di Vercelli e Pavia, isola di Pianosa in Toscana, province di Ogliastra, Nuoro e Cagliari.

Per quanto riguarda invece il deposito per le scorie nucleari, l'attenzione sarebbe rivolta in molte aree dell'Alto Lazio e buona parte della Toscana, le Murge pugliesi e la Basilicata.

A questo punto è lecito chiedersi: ma dove andranno i finanziamenti per gli studi sulle fonti di energia rinnovabili?
Saranno dirottati e investiti per il nucleare, causando l'arresto del progresso scientifico sulle fonti rinnovabili e ostacolando il lavoro di molte aziende che hanno investito anch'esse nella ricerca?
E' giusto proseguire investendo energie e sottraendo risorse alla ricerca che continua a fare passi da gigante, in un progetto che necessita di caratteristiche che il nostro Paese non possiede e sapendo che la maggioranza della cittadinanza, degli aventi diritto al voto, è contraria?
La risposta giusta sarebbe sicuramente NO!

Paola

Anonimo ha detto...

non riusciranno mai a costruirle, non hanno il coraggio di stabilire dove farle perchè la gente insorgerebbe, stanno pensando ad una legge che preveda il segreto di stato per imbavagliare i cittadini riguardo a progetti come le centrali.
La terza generazione dei reattori è già stata superata da mesi forse anni, quando inizieranno a costruire fra qualche anno e prima di "accenderle" passeranno 20 anni!!!!! sarà ancora più obsoleta! si comprende bene che è solo un operazione strumentale per far arricchire qualche amichetto del nano malefico. Infatti i francesi si stanno sfregando le mani perchè avevano sul groppone della ferraglia da appioppare a qualche idiota..... oppure compiacente perchè il progetto non andrà mai in porto, l'Italia firmerà la rescissione del contratto e pagherà danni x milioni di euro ai francesi!!!!!